Dal governo Badoglio alla Repubblica italiana
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Storia del “quinquennio rivoluzionario” 25 luglio 1943 – 1 gennaio 1948 (Seconda edizione riveduta e aumentata)
La tesi presentata da Elio Lodolini, decano degli archivisti italiani, in questo suo documentato libro “controcorrente” , basata su una minuziosa ricostruzione degli eventi storici e sull’attenta analisi delle norme del nostro diritto costituzionale, è che il 25 luglio 1943 il Re Vittorio Emanuele III compì un colpo di Stato, nominando Badoglio a capo di un Governo di fatto, Governo illegittimo, e sopprimendo quasi tutti gli organi costituzionali. Con la “resa incondizionata” (non semplice “armistizio”) del settembre 1943 il Governo Badoglio cedette tutti i poteri al nemico (angloamericani e sovietici) e cessò di esistere anche come governo illegittimo. Nei territori man mano occupati dagli angloamericani l’unico governo fu quello di questi ultimi, attraverso due loro organismi: il Governo Militare Alleato dei territori occupati e la Commissione Alleata di Controllo in quattro province della Puglia. Nei territori non occupati dagli angloamericani sorse la Repubblica Sociale Italiana, unico governo indipendente del 1943-1945. Dopo la fine della R.S.I. tutto il territorio italiano fu occupato e governato dal nemico, gli angloamericani e i sovietici, che rimasero sempre giuridicamente “nemici” anche in regime armistiziale e durante la “cobelligeranza”.
Di Elio Lodolini, 224 pagine
In italiano
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