Barbarossa
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Il 22 giugno 1941 le forze armate tedesche attaccarono lʹUnione Sovietica. Insieme a loro anche contingenti militari rumeni, ungheresi, slovacchi, finlandesi e successivamente anche reparti italiani, per prendere parte alla crociata contro il bolscevismo. Lungo un fronte che andava dal Mar Baltico fino al Mar Nero, milioni di soldati penetrarono in territorio sovietico, iniziando la più grande invasione militare della storia. Il piano di invasione tedesco si sviluppava in tre direzioni essendo state le forze suddivise in tre gruppi di armate. A nord, il Gruppo dʹarmate del Maresciallo von Leeb (29 divisioni di cui tre corazzate) doveva muoversi dalla Prussia orientale, superare gli stati baltici e puntare su Leningrado. Inoltre, era prevista una puntata offensiva contro lʹimportante porto commerciale di Murmansk nellʹestremo nord della Lapponia. Al centro, il Gruppo dʹarmate di von Bock (50 divisioni, di cui nove corazzate), partendo dalla Polonia, doveva aggirare da nord le paludi del Pripjet e puntare su Minsk e poi su Mosca. A sud, il Gruppo dʹarmate di von Rundstedt (40 divisioni di cui cinque corazzate), doveva invadere L’ ʹUcraina con il bacino del Donez, quindi il Caucaso con i suoi giacimenti petroliferi. Lʹobiettivo finale prevedeva la conquista di tutta la Russia europea da Arcangelo sul mar Bianco ad Astrakhan sul Mar Caspio. In vista dellʹoperazione Barbarossa tutte le formazioni della Waffen‐SS furono trasferite sul fronte dellʹEst ed assegnate ai vari gruppi di Armate. La Totenkopf e la Polizei furono assegnate al Gruppo di Armate Nord, la Reich fu assegnata al Gruppo di Armate del centro ed infine la Wiking e la Leibstandarte a quello Sud. Allʹestremo nord del fronte dʹattacco, nella Lapponia finlandese, cʹera il Kampfgruppe Nord, impegnato nellʹattacco contro la linea ferroviaria per Murmansk. I reggimenti di cavalleria SS, che andranno a formare successivamente, la brigata e poi la divisione di cavalleria SS (la futura ʹFlorian Geyerʹ) inizialmente furono impegnati nella sicurezza delle retrovie. Fu proprio sul fronte dellʹEst che i reparti della Waffen‐SS scrissero la loro storia militare e forgiarono il loro spirito guerriero, conoscendo vittorie e sconfitte senza dimenticare i numerosi crimini commessi ai danni delle popolazioni civili, conseguenze di una guerra esecranda e lacrimevole, combattuta senza esclusione di colpi.
Di Massimiliano Afiero, 178 pagine
In italiano
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