La carne del Carnaro
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Venerdì 12 settembre 1919, Gabriele D’Annunzio occupa Fiume. La vicenda fiumana segna una svolta fondamentale nella storia politica dell’Italia uscita dalla Grande Guerra delusa e umiliata nelle proprie aspettative territoriali, ma anche nella vita del Poeta. Se molto è stato scritto e detto di Fiume e della Reggenza del Carnaro, mancava sino ad oggi uno studio completo della marcia che condusse D’Annunzio da Ronchi, alla testa di duecento Granatieri, sino a Fiume, occupata senza sparare un colpo alla testa di diecimila legionari, che singolarmente o ad interi reparti, unirono al Comandante le proprie sorti.
Dalla preparazione sino alla proclamazione dell’unione di Fiume all’Italia nel primo discorso tenuto da D’Annunzio ad una folla in delirio, nascita di un modo di fare politica che segnerà per sempre il mondo, da Piazza Venezia e Berlino, sino all’Avana di Fidel Castro, la Marcia di Ronchi viene descritta ora per ora, esaminando gli avvenimenti e gli uomini, dando voce ai protagonisti con documenti e discorsi, per offrire il quadro più completo che sia mai stato pubblicato su quel venerdì 12 settembre 1919. Per la prima volta viene analizzato il ruolo della Massoneria Italiana ed internazionale, insieme agli interessi esoterici del Vate, un aspetto, poco noto ma fondamentale per comprendere le scelte e le decisioni di Gabriele D’Annunzio sia come uomo d’arte sia come uomo d’arme.
Di Pierluigi Romeo di Colloredo Mels, 104 pagine
In italiano
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